STATIONTOSTATION-DONATO - Techne Contemporary Art

Contemporary Art & Ceramics
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NINNI DONATO
“Qui non sbarcherà mai nessuno”
2021 - Installazione site specific - dimensione ambiente
@ Salone dei Mosaici, Stazione di Messina Marittima

Incastonato nella parete rivestita di travertino, il grande mosaico progettato da Michele Cascella rappresenta la Sicilia al centro dell’Impero in un anno patinato e apparentemente lontano da quanto sarebbe accaduto in Europa da lì a poco. Un’opera monumentale, almeno quanto l’architettura che la contiene, ma priva dell’essenzialità di quest’ultima. È accaduto spesso in passato di osservarla, durante i tanti attraversamenti dello Stretto, ma è un ricordo labile quanto l’imbiancatura a calce che per tanti anni nascose la figura di Mussolini, adesso restituita alla storia dopo l’ultimo restauro e la definitiva riapertura al pubblico in occasione di Station to Station.
Durante il sopralluogo è maturata nell’artista l’idea di interagire con quella visione operando, col senno di poi, una dissezione del messaggio propagandistico implicito nell’opera, una restituzione al presente degli slogan originari, traslati in una realtà che si è trasformata nelle situazioni, ma non nei messaggi. Certamente una visione politica ma non politicizzata, forse non completamente oggettiva, ma disincantata. Una scritta neon, in courier come il font delle vecchie macchine da scrivere, dove le parole non e mai sono barrate – a operare una cancellazione che altera il senso della frase, un cortocircuito tra l’obiettività del documento e la astoricità della tradizione orale legata al mito omerico. Un’affermazione perentoria che, nella sua collocazione dentro quello che era il principale luogo sbarco nell’Isola, ha il sapore amaro della premonizione anche riguardo al destino del luogo, ormai privato della sua funzione originaria.

«In Qui non sbarcherà mai nessuno Ninni Donato riprende un elemento cardinale della sua poetica, l'intervento sulla storia, affrontando in modo chiaro e sottile l'imponenza celebrativa del mosaico di Cascella, un tempo imbiancato – presenza quasi fantasmatica nella sua memoria e coscienza. Con esattezza chirurgica l'artista riprende le parole di un discorso mussoliniano a Palermo del 1937 decostruendone la retorica, convergente con lo stereotipo di una Sicilia strumentalizzata. Isolate, analizzate, contraddette, quelle parole risuonano, come un memento, nella polis di oggi. Elementi classici dell'operazione concettuale – il lavoro sul discorso, il neon, la cancellazione – sono qui utilizzati con rigorosa essenzialità: lezione etica, prima che di stile, quanto mai preziosa».
(dal testo critico di Bianca Pedace)
Siciliano, vive e lavora a Reggio Calabria. Dal 1998 partecipa a mostre ed eventi d'arte utilizzando la fotografia, il video e le installazioni multimediali.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, di particolare rilievo la il Festival di Fotografia Europea nel 2014 in Reggio Emilia, la partecipazione alla 55° Biennale di Venezia ospite del Padiglione Bangladesh.  
Suoi lavori sono stati esposti in numerosi musei e gallerie pubbliche quali la Fondazione Orestiadi di Gibellina; la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone di Cosenza, il M.A.C.A. di Acri; il Museo Nazionale Giovanni Fattori di Livorno; gli Istituti Italiani di Cultura di Malta e Cracovia; il Metropolitan Pavillion di Chelsea (NYC); la Galleria ARTIFACT di Manhattan, New York; la Galleria Nazionale di Palazzo dei Priori in Perugia; la Malzfabrik di Berlino; il “Materasum” durante l’evento “Matera Capitale della Cultura”.
È presente nelle collezioni pubbliche del Palazzo della Farnesina (Ministero Affari Esteri), del Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, del Museo di arte contemporanea di Cosenza, del museo MABOS di Catanzaro.
Nel 2013 selezionato da Gigliola Foschi partecipa al Milan Image Art Fair, "Le Monde" lo indica tra i talenti italiani emergenti e il “Wall Street Journal International” di New York gli dedica la foto di apertura del servizio riferito all’evento milanese. Nel 2018, è a Palermo in occasione di Manifesta12.
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